giovedì 20 novembre 2014

Crisi di ascolti nei talk? Santoro chiama Renzi

In esclusiva, una intercettazione telefonica che vi sorprenderà.
Santoro: Pronto, Renzi? Sì, ciao… sono Michele Santoro… posso darti del tu vero?”.
Renzi: Ma certo! Siamo entrati in una nuova epoca, una nuova dimensione politica, non puoi mettere il rullino nello smartphone…
S: Sì lo so… senti, Matteo, avrei un favore da chiederti… sai abbiamo una forte crisi di ascolti noi che facciamo i talk-show. Non solo io, anche Floris che doveva fare il botto a La Sette, e pure gli altri. Insomma, la gente ci guarda sempre meno.
R: Certo, è il cambiamento in atto… non puoi mettere il disco di vinile nel lettore mp3… ma dimmi, caro Michele, come posso aiutarvi?
S: Sai, Renzi, quelli vicini a te mi hanno detto che tu sei un tipo disponibile, che cerchi di accontentare tutti, basta che non siano sindacalisti… o si chiamino Fassina.
R: Fassina chi? Questa allora mi è venuta troppo bene, la ripeto sempre, è una goduria…
S: Ecco, superpremier, hai dato gli ottanta euro ai lavoratori dipendenti, dicono che ora assumi i precari della scuola, vuoi fare contente le imprese abolendo l’articolo 18… dunque… non è che potresti darci qualche argomento… ecco, diciamo qualche argomento per attaccarti, così facciamo salire gli ascolti?
R: Ma non vi basta tutta la questione economica, i consumi che arrancano, le riforme con Berlusconi?
S: Sai, Matteo, alla gente non frega più niente di ‘sta roba qui… si sono scocciati!
R: Allora cercate un diversivo… qualcosa di accattivante.
S: E che? Non ci ho già provato? Una volta mi sono messo a litigare con Travaglio, un’altra volta ho portato le Femen che hanno ballato con le tette al vento per protestare contro il Papa… dovrei raschiare il fondo del barile, magari ci metto i matrimoni gay e le teorie del complotto su Kennedy e l’11 settembre! Però le nostre ricerche di mercato ci dicono che queste cose non importano più a nessuno.
R: E quindi, caro Santoro, io come potrei aiutarvi?
S: Guarda, Matteo… la nostra idea è semplice, ma ci vuole il tuo supporto… come posso dirti… al tempo di Silvio c’era tutto un materiale umano… non so se mi capisci…
R: Stavolta non ti seguo. Santoro, devi essere più chiaro, non è che possiamo mettere la legna da bruciare nel motore diesel!
S (ripetendo tra sé: “Vabbè, questo con ‘sta mania del paradosso futuristico non la finisce più”): Renzi, cerco di spiegarmi… non avresti qualche amico, in mezzo ai tuoi poteri forti, qualche amico che sia pure spacciatore, tipo Tarantini? O magari un truffatore, come Lele Mora? Prostitute alle quali affidare minorenni ne conosci? O forse un affarista da quattro soli, come Lavitola? Ti preso, dimmi si sì!
R: Santoro! Ma come ti permetti!
S: Per favore, ti prego! Almeno un’amante, una scappatella… con la Boschi? Che ne pensi? Non mi dire che la Boschi non ti piace… è proprio bona… mi fai una bella tresca con lei, anche solo uno sguardo languido, un pensiero impuro… Matteo, aiuta anche noi dei talk! Tu al massimo ti abbracci con il koala… mica posso fare tre ore di diretta sul koala?
R: Ma falla finita! Ma che fai? Ora piangi… singhiozzi… ti disperi… Santoro, fattene una ragione! Non possiamo mettere il calamaio con l’inchiostro nella stampante laser… vabbè, questo è andato… Del Rio, parlaci tu, io vado a dare le scatolette al koala… se avessi saputo quanto consumava sto coso peloso, glielo affibbiavo alla Merkel…
Il sottosegretario Del Rio prende il telefono e sente in lontananza le grida affrante di Santoro: Silvio, dove sei? Silviooooo…. Perché mi hai lasciato? Silvio…. Dammi un bel festino erotico con le vecchiette dei servizi sociali… Silvioooooo….


Maurizio Colucci

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