giovedì 27 novembre 2014

Salvini… un uomo fatto felpa!

Volete sapere tutto sull’astro nascente della politica italiana? Sulla nuova promessa del centro destra? Seguiteci, e vi chiariremo le idee.
Salvini è il leader emergente, Salvini è il futuro della destra, Salvini è un uomo fatto felpa.
Salvini è la memoria corta dei leghisti, è colui che ha cancellato i furti passati, l’anima pura della Lega, è l’uomo con le mani sul presente, ma con l’attenzione ai rimborsi regionali futuri.
Salvini è molto xenofobo, forse omofobo, sicuramente islamofobo, ma certe volte sembra idrofobo.
Salvini è euroscettico, poco eclettico, forse neoasburgico, con il cuore celtico, ma, tranquilli, lo stomaco molto italico.
Salvini, secondo Berlusconi è il goleador, è il matador, el conquistador, el salvador, dei terroni il terror…
Salvini è anti euro, anti Ue, anti Banca centrale, anti sinistra, anti immigrazione, anti Stato centralista, anti tasse,  ma fondamentalmente anti-patico.
Però Salvini è pure pro: è pro Putin, è pro Corea del Nord, è pro Le Pen, è pro patria e Pro Vercelli, talvolta pro-vocatore, ed è proprio un…, proprio un… diciamo, che è proprio (ed ognuno completa a piacimento).
Salvini è l’altro Matteo, anche lui giovane, con l’orecchino, linguaggio diretto, senza fronzoli, senza ninnoli; è l’altra destra, pochi contenuti ma idee forti: o meglio contenuti esigui, pochini pochini insomma, ma idee… idee grosse, precise, ri-so-lu-ti-ve.
Salvini, come risolvere la crisi dello Stato Italiano? “Fuori i rom dalle balle!”.
Salvini, come migliorare le condizioni dei cittadini italiani? “Fuori i negri dalle balle!”.
Salvini, come salvare l’economia? “Fuori l’Europa dalle balle… e comunque anche i negri e i rom!”.
Con Salvini la riscossa della destra è arrivata, la possibilità di vittoria è ritornata, nuovi scenari s’intravedono per il domani, la rivincita è a un passo; grazie a lui avremo un’Italia ormai libera dal terrore straniero, dalla delinquenza clandestina, dall’incubo africano… (mentre la ‘ndrangheta indisturbata, continua ad espandersi su Milano…)

Maurizio Colucci     

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