martedì 21 aprile 2020

I lieti giorni del Corona (24)

I lieti giorni del Corona (24)

Diario semiserio

Per fortuna ci sono le videochiamate! Parliamo spesso male della tecnologia e invece, in questa quarantena, la tecnologia ci sta aiutando moltissimo, ad esempio con la possibilità di fare videochiamate. Ma voi ci pensate se fosse successo tutto vent’anni fa? Con il Nokia 3310? Esatto, quel piccolo blocco di plastica blu, compatto, capace di cadere dal quarto piano e funzionare ancora? Ci potevi camminare sopra, giocare a squash, uccidere le blatte, con danni minimi… e la batteria? Eterna. Qualcuno lo ha ritrovato in un vecchio cassetto dopo quindici anni, ancora con due tacche di carica. Ma poi? Cosa avresti potuto fare? Al massimo qualche telefonata normale, con scatto alla risposta e 25 euro al minuto verso i fissi o altri operatori. Oppure inviare sms, a due euro ciascuno, ma non più di 50 in un mese, altrimenti ti si bloccava tutto. Le videochiamate non le potevi fare. Le videochiamate non c’erano. Ora invece possiamo fare le videochiamate, che bello! Ogni giorno due, tre videochiamate. Anche collettive, a gruppi di quattro. E lunghe videochiamate, non costano nulla se hai il wi fi buono. Scusate… metto il blocco maiuscole, perché ho un pensiero che mi preme esternare anche in una modalità grafica diversa, in maniera incisiva, un concetto che esce fuori da me, più forte del reflusso gastroesofageo: IO ODIO LE VIDEOCHIAMATE! CON FERMEZZA, CON DECISIONE!
Mi spiego meglio: non nego il loro grande valore in questo particolare momento storico; sono io che ho un problema con le videochiamate. Intanto durano troppo, perché l’ottanta per cento del tempo lo impieghi a dire: “mi senti… sì, ma io ti sento… aspetta, si è bloccato… non si vede niente, mettiti vicino alla luce… dov’è finita la cuffia? C’è il ritorno del microfono… Zitti ragazzi! Stiamo facendo la videochiamata, non si capisce nulla altrimenti… “lavatevi le mani!!!” (questa è mia moglie, incurante di qualunque videochiamata sia in atto, anche se sei in linea con il Presidente Conte).
Come, c’è Conte in linea?”, dice Daniela, “mi metto un po’ di rossetto, mi sistemo i capelli, non voglio che mi veda così”.
Amore, pure tu! Contieniti… il suo ciuffo non è diverso da quello che avevo io nel lontano 1999”.
Ma non divaghiamo come queste amenità.
Poi le videochiamate ti sorprendono sul più bello. Qualcuno mi dirà: ma anche per le telefonate normali è cosi? Non lo so… fateci caso, la videochiamata è più traditrice, arriva nel momento della siesta pomeridiana, oppure durante la scena clou della tua serie televisiva, o addirittura mentre stai scrivendo un diario semiserio, perché vuoi lasciare un’impronta del tuo vasto genio ai posteri… pensa che danno enorme per l’umanità. Arriva dunque la videochiamata e tu devi essere cortese perché non ti vedi con i tuoi genitori da tempo, non mangi con i tuoi fratelli da mesi, non esci con i tuoi amici da settimane, e non è giusto disertare la videochiamata: ci dobbiamo vedere, non basta sentirsi! In poche parole, in questa grande precarietà, in questa condizione di sospensione esistenziale, in questa indeterminatezza dell’esistenza, c’è un punto fermo nel domani: ti arriverà la videochiamata (anche se sei sul cesso, e tu tenti di spiegare da dietro la porta a tuo figlio – ma perché con l’adolescenza arriva una specie di germe del rincoglionimento! - tenti di spiegargli che no, non ti può portare il cellulare in bagno durante la videochiamata, non è una cosa praticabile).
E in ultimo, io odio le videochiamate perché le telecamere interne dei cellulari, quelle che servono a riprendere te in modalità selfie, quelle telecamere sono delle vere bastarde. Ho provato quella del mio cellulare, un nuovo modello del 2019, poi quella di mia moglie, uno smartphone del 2018, quelle dei miei figli: niente, in tutti casi appare sempre il doppio mento. E non è possibile, perché io non ce l’ho il doppio mento… prima di scrivere questo pezzo, sono tornato allo specchio, ho sollevato la mascella per guardare meglio, stirato il collo e, vi giuro, il doppio mento non c’era. Lo fanno apposta, le telecamere bastarde e i produttori di cellulari, per farti credere che tu stia ingrassando, che tu debba consumare di meno, vogliono controllare il nostro stile di vita, specialmente il mio. Complotto! Condividete se siete indignati, fate copia incolla, fate girare… sono in possesso di tutte le informazioni segrete sull’argomento, ve le posso fornire… però non con una videochiamata, per favore; ve le mando con una bella mail!

Maurizio Colucci








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